Tanzania

Arte e cultura

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La Tanzania è un paese che non ha bisogno di presentazioni.
Dalla costa bassa e sabbiosa dell’oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l’interno. La geografia del Kenya è alquanto complessa. Il Kenya è un paese dell’Africa Orientale, ed è attraversato dall’equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane. Il paese è attraversato da lunghe catene di montagne. Complessivamente, l’elemento morfologico che più caratterizza il Kenya è la Rift Valley, che lo attraversa da nord a sud. Le acque interne presentano laghi di acqua dolce e di acqua salata; numerosi sono anche i soffioni boraciferi e i geyser. Pochi invece i fiumi, di cui solo due hanno una portata e una lunghezza degne di nota (il Tana e il Galana).

Perchè la Tanzania

Spiagge incantevoli

Dalla costa bassa e sabbiosa dell’oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l’interno. La geografia del Kenya è alquanto complessa. Il Kenya è un paese dell’Africa Orientale, ed è attraversato dall’equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane.

 

Arte e cultura

Dalla costa bassa e sabbiosa dell’oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l’interno. La geografia del Kenya è alquanto complessa. Il Kenya è un paese dell’Africa Orientale, ed è attraversato dall’equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane.

 

Parchi naturali

Dalla costa bassa e sabbiosa dell’oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l’interno. La geografia del Kenya è alquanto complessa. Il Kenya è un paese dell’Africa Orientale, ed è attraversato dall’equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane.

 La Tanzania (nome derivato dall’unione di Tanganica e Zanzibar) si trova nell’Africa centro-orientale a sud del Kenya ed è bagnata dall’Oceano Indiano ad est. La maggior parte del territorio del Paese consiste in un altopiano situato fra i 1.000 ed i 1.400 metri d’altezza, non mancano le pianure lungo la fascia costiera e verso il Mozambico, ma anche alte montagne, fra cui spicca il Kilimangiaro, la cima più alta di tutta l’Africa.

POPOLAZIONE

La densità della popolazione varia da una persona per chilometro quadrato nelle regioni aride a 51 per chilometro quadrato negli altipiani ricchi d’acqua dell’entroterra fino ai 134 per chilometro quadro di Zanzibar. Più dell’80% della popolazione abita in zone rurali.Come gran parte dei Paesi africani, la Tanzania è afflitta dall’epidemia dell’ Aids. Va registrato a tale proposito una riduzione del contagio dal 10% al 7% della popolazione, con una forte penetrazione nella classe d’età tra i 20 e i 34 anni, ma marginale tra i più giovani. Il governo ha attuato un piano di prevenzione. La maggioranza degli abitanti, comprese le tribù Hehe, Sukuma e i Nyamwezi, sono di origine Bantu. Gruppi di etnia Nilota e di origine simile comprendono i nomadi Masai e i Luo entrambe i quali sono presenti numerosi nel confinante Kenya. Due piccoli gruppi parlano una lingua di famiglia Khoisan tipica dei Boscimani e Khoikhoi. Persone che parlano Cushitic originarie degli altopiani etiopi risiedono in alcune aree della Tanzania. La maggior parte della popolazione africana dell’isola di Zanzibar è originaria della terraferma tranne un gruppo, gli Shirazi le cui origini sono state fatte risalire ai primi coloni persiani dell’isola. I residenti non africani della terraferma e di Zanzibar costituiscono l’1% della popolazione. Si stima che risiedano in Tanzania 70.000 Arabi, 50.000 Asiatici e 10.000 Europei. Ogni guppo etnico ha la propria lingua ma la lingua nazionale è lo Swahili, una lingua di origine Bantu con forti influenze arabe

GASTRONOMIA

La cucina tanzaniana è semplice e simile a quella keniota, con una serie di elementi base ricorrenti : il ndizi (banane verdi bollite), il riso, la polenta e le patate. Alcune verdure, dai fagioli al cavolo, agli spinaci fanno da contorno al pesce, lungo la costa, o alla carne (manzo, capra e pollo). E’ diffusa l’abitudine di cucinare il nyama choma (carne alla griglia). Fra i piatti più diffusi c’è il wali na nyama (riso e carne), lo stufato di manzo servito con ugali (polenta bianca di mais) e qualche piatto della tradizione coloniale che unisce la cucina britannica a quella locale con pollo al bacon, zuppe e stufati di papaya. Sulla costa e nelle isole di Zanzibar e Pemba si offre un discreto assortimento di piatti tradizionali swahili a base di pesce cotto nel cocco, con o senza spezie (aragoste, king-fish e gamberi), elementi tipici della cucina indiana e araba. La cucina negli hotel è internazionale, prevalentemente inglese con qualche piatto indiano locale.

ABBIGLIAMENTO

L’abbigliamento deve essere leggero e informale durante i safari e sulla costa. E’ raccomandato un abbigliamento pesante durante la sera specialmente ad alte altitudini, al cratere di NgoroNgoro, ad Arusha, nelle regioni del Kilimanjaro, a Usambara e negli altipiani del Sud. Si raccomandano scarpe comode con tacchi bassi. Altri accessori quali berretti, occhiali da sole, costumi da bagno, lampadine tascabili e repellenti contro gli insetti sono di utilità, ed è preferibile e sicuramente più economico portarseli dall’Italia.

FUSO ORARIO

Tre ore avanti rispetto all’ora di Greenwich, dall’Italia due ore avanti e, nel periodo dell’ora legale, solo una.

SHOPPING

L’artigianato più caratteristico e pregiato della Tanzania è quello makonde, sculture in ebano frutto di una forma d’arte praticamente unica al mondo, proveniente dagli altipiani meridionali. In ogni caso molti articoli d’artigianto della Tanzania sono gli stessi del Kenya, anche se in Tanzania c’è meno scelta e comunque i prezzi sono più bassi. Si trovano stoffe e cioè pitture batik realizzate con la tecnica della sovrapposizione della cera, kanga e kikoi; cesti di sisal, i kiondos; scudi, lance e semplici collane o bracciali molto colorati, realizzati dalle donne Masai; bracciali d’argento, ottone o rame; oggetti in pietra saponaria e sulla costa, in particolare a Zanzibar, i pescatori vendono splendide conchiglie tropicali. Inoltre si trovano anche abbigliamento da safari e libri fotografici belli e molto meno cari che in Italia. Inoltre sono frequenti collane e monili vari in pietre dure (ematite, malachite, occhio di tigre). Si sconsiglia l’acquisto di articoli in avorio o parti di animali, di lance, di frecce e coltelli dei quali è vietato il commercio e l’esportazione.

VALUTA

L’importazione di valuta straniera da parte dei visitatori è illimitata, mentre è illegale importare o esportare valuta Tanzana. La valuta estera convertibile in contanti o in traveller’s cheques, può essere cambiata presso qualsiasi ufficio autorizzato senza alcuna formalità, e anche in albergo. La valuta USA è consigliabile perchè il cambio è regolato dalla Banca della Tanzania e gli uffici autorizzati la cambiano senza problemi.

LINGUA

Lo swahili è la lingua nazionale ma l’inglese è diffusamente parlato e scritto anche in tutti gli atti ufficiali. Nei villaggi turistici si parla per lo più in Italiano.

CLIMA

Il clima della Tanzania è tipicamente equatoriale, con variazioni determinate dalle altitudini. L’elevata quantità di giorni soleggiati è associata ad una limitata fluttuazione stagionale delle temperature. Le piogge sono frequenti lungo le coste, dove si registrano due picchi stagionali, fra ottobre e novembre e fra aprile e maggio. Da gennaio a febbraio si registra un clima caldo e asciutto che è considerato il più gradevole dell’anno.

DISPOSIZIONI SANITARIE E VACCINAZIONI

Non sono richieste vaccinazioni. Consigliata profilassi antimalarica.