Safari in Tanzania

Arusha: descritto come “una piccola gemma”, il Parco Nazionale di Arusha presenta tré spettacolari attrattive: i laghi di Momella, il cratere Meru e il cratere Ngurdoto. Il parco è famoso per l’abbondante avifauna sia di uccelli migratori che permanenti e per l’elegante Colobus Monkey nera e bianca che vive nelle verdi lussureggianti foreste di cedro e podocarpi.

Serengeti: il Parco Nazionale Serengeti è indubbiamente la riserva di vita animale più conosciuta al mondo, ineguagliato per bellezza e valore scientifico.
Entro i suoi confini vi sono più di 3 milioni di grandi mammiferi in completa libertà, in una terra senza confini (secondo il significato Masai del nome di Serengeti). Qui si possono osservare circa 35 specie di animali, inclusi i cinque “big”, cioè elefanti, rinoceronti, leoni (più di 2000), leopardi e bufali .

Lago Manyara:  situato alla base della grande scarpata della “Rift Valley” il Parco Nazionale del lago Manyara è tra i posti più belli in Africa.
E’ caratterizzato da una vegetazione lussureggiante di alti alberi della foresta acquitrinosa che offre riparo a schiere di babbuini e scimmie blu.
Più avanti la foresta si apre in terreni boscosi, prati, paludi e più in là si stende lo stesso lago definito come il paradiso degli osservatori di uccelli, dove se ne vedono più di 350 specie, inclusi gli amabili flamingo.
Verso sud alla fine del parco sgorgano sorgenti di acque calde sulfuree chiamate Majimoto.
Tarangire: il Parco Nazionale del Tarangire è famoso per la densità di popolazione animale che è più spettacolare tra giugno e dicembre.
Nel corso di questo periodo dell’anno migliala di animali emigrano dalle steppe disseccate dei Masai verso il fiume Tarangire in cerca di acqua.
Tra le specie da vedere a Tarangire ci sono i rinoceronti, i bufali, gli elefanti, i leoni, cinghiali, antilopi, oryx dalle orecchie a frangia, piccoli e grandi kudu, gazzelle, e un grande numero di impala.
Ngorongoro: il cratere dello Ngorongoro è la caldera più larga e intatta del mondo.
E’ un luogo di una bellezza da togliere il respiro, non c’è nulla con cui paragonarlo, è una delle meraviglie del mondo.
Sulla superficie di questo giardino dell’eden, raggiungibile con un fuoristrada possono essere visti da vicino una moltitudine di animali, addirittura migliaia tra elefanti, bufali, zebre, gnu, gazzelle, rinoceronti, scimmie e predatori quali ghepardi, iene e leoni.
Più di cento specie di uccelli non trovati nel Serengeti sono stati individuati qui.
Mikumi: situato a circa 300 km. a sud est di Dar es Salaam, il Parco Nazionale di Mikumi offre una larga varietà di vita animale.
In esso si possono osservare bufali, babbuini, scimmie, licaoni, antilopi, elefanti, giraffe, ippopotami, leopardi, leoni, impala, antilopi nere, cinghiali, gnu, zebre, e i grossi kudu: vi sono inoltre circa 300 specie di uccelli alcuni dei quali migratori eurasiatici che arrivano da ottobre ad aprile.
Risiedono nel Mikumi anche rettili inclusi coccodrilli, lucertole e pitoni.
Ruaha: questo relativamente nuovo e indisturbato parco è uno dei più estesi santuari di elefanti della Tanzania.
Il nome deriva dal fiume Ruaha che scorre lungo l’intero confine orientale e crea gole e scenari spettacolari.
Ippopotami, coccodrilli e pesci vivono nel fiume.
Il parco è ricco di tutte le forme di vita animale eccetto alcune tipiche specie di animali quali la “gazzella di Thomson”.
Lo gnu e le antilopi i cui percorsi non toccano questa regione.
Monte Kilimanjaro: Hemingway scrisse: “Grande come il mondo, alta e incredibilmente bianca al sole era la cima quadrata del monte Kilimanjaro“, il monte Kilimanjaro è la più alta montagna d’Africa, il maggiore massiccio e uno dei più grandi vulcani emersi dalla crosta terrestre.
Nel giro di pochi giorni, normalmente tre giorni di salita e due di discesa, lo scalatore può come passare dall’equatore all’artico, attraverso la foresta pluviale tropicale, la brughiera, il deserto alpino fino alle nevi e al ghiaccio.
La cima del Kilimanjaro può essere raggiunta da ogni persona ragionevolmente idonea, con l’assistenza di una guida e di portatori, per la rotta viabile di Marangu.
Il più giovane a scalare il monte aveva 11 anni; il più anziano 74.
La montagna può essere scalata durante qualsiasi periodo dell’anno.